La pesca al Blue Marlin: una sfida emozionante
Novembre 20, 2024Un freddo da lacustri
Testo e fotografie di Marco Altamura
Finalmente è arrivato dicembre e finalmente il giorno 20 nelle acque soggette alla Convenzione Italo Elvetica finisce il divieto di insidiare la meravigliosa trota lacustre!
Sul mio amato lago Maggiore sono sempre un buon numero i pescatori che pescano con il natante e la trotiera il pregiato salmonide, ma cercare la Lacustre praticando lo spinning da riva è tutt’altra cosa e presuppone un notevole bagaglio di esperienza e di conoscenza degli spot; posso senz’altro considerarmi un antesignano di questa particolarissima tipologia di spinning in quanto ho iniziato a catturare Lacustri già dai primi anni ’70, quando venivo preso per pazzo o, tuttalpiù, per masochista!
Ebbene le trote lacustri non sono poi così rare, e soprattutto, si possono insidiare con successo anche con lo spinning a piede asciutto.
Contrariamente a quanto si possa pensare, mettendo in atto una tecnica mirata e con le giuste attrezzature, le chances di portare a guadino l’argenteo salmonide sono abbastanza confortanti.
Sono solito approcciarmi a questa ricerca con un attrezzo di lunghezza mt 2,40/2,70 con spiccata azione “fast” ed un intervallo di potenza compreso tra i gr 20/50 abbinando un mulinello taglia 4000 caricato con un ottimo fluorocarbon quale è l’Asso Fluorocasting di spessore mm 0,25.
Questo filo mi garantisce un’ottima scorrevolezza tra i passanti anche con basse temperature, una buona morbidezza ed un’assoluta invisibilità in acqua garantendomi lanci lunghi e precisi e combattimenti con pesci di taglia sicuri in qualsiasi circostanza.
Più acqua si perlustra, più possibilità di incrociare una trota si hanno, quindi, essendo le Lacustri pesci pelagici, si rende necessario “coprire” più acqua possibile con una ricerca anche ad una certa distanza dalla riva.
Ferrare una trota lacustre di buone dimensioni a cinquanta metri da riva è un’esperienza che non si dimentica facilmente!
Le due tipologie di artificiali che utilizzo sono i minnow lipless di buon peso (gr 22/28) soprattutto di fattura artigianale ed i cucchiai ondulanti dal profilo slanciato fino ai gr 25 (Toby, More Silda, Landa). Questi artificiali infatti risultano molto aerodinamici e consentono gittate da record.
Un elemento atmosferico a nostro favore da tenere in debita considerazione unitamente alla copertura nuvolosa è rappresentato dal vento che rimescolando la colonna d’acqua la riossigena rendendo molto più attive le trote e, al contempo, mascherando un po' l’inganno.
Imperdibili per questa ricerca sono i due cambi di luce dell’aurora e del crepuscolo quando questi ombrosi predatori si mettono in modalità predatoria girovagando nelle insenature e alle foci dei torrenti tributari.
E’ questa una “malattia” dalla quale, una volta infettati, non si ha più la possibilità di guarire!